Le carte d'artista di Ugo Zovetti

La Galleria Rizzarda possiede una selezione di opere uniche di Ugo Zovetti (Curzola 1879 – Milano 1974), raffinato interprete delle arti decorative del ‘900. Zovetti si formò tra il 1901 e il 1909 alla Kunstgewerbeschule di Vienna avendo come docenti principali Josef Hoffmann, Kolo Moser e Rudolf von Larisch. Lavorò per la Wiener Werkstätte nell’ambito del disegno di tessuti e nell’arte del libro e, dopo la prima Guerra mondiale fu chiamato da Augusto Osimo a insegnare alla Scuola del libro della Società Umanitaria di Milano. Il corpus conservato nella Galleria Rizzarda consta di 28 tra disegni, ritratti, fregi, motivi decorativi per carte da libro, carte da parati e stoffe, eseguiti tra il 1900 e il 1940, che rappresentano una sintesi dell’attività di questo fantasioso e impareggiabile ideatore. Vi si trovano disegni a china e a matita, ma soprattutto acquatipi, carte marmorizzate e carte alla colla d’amido.

L’arte di Ugo Zovetti, definito da Rossana Bossaglia «un rappresentante molto caratterizzato del gusto Déco, che si compiaceva di civetterie neorococò e di fiammeggianti orientalismi, traducendoli in un grafismo nitido e asettico», presenta numerose assonanze e punti di tangenza con l’opera a l’ambiente di Carlo Rizzarda. C’è linguaggio secessionista, intriso di preziosismi grafici e cromatici, cui rimandano o attingono i lavori di alcuni artisti della collezione Rizzarda: da Egon Schiele a Guido Marussig, da Adolfo Wildt a Carlo Scarpa e Giuseppe Guidi. C’è poi la comunanza dell’ambiente milanese: l’insegnamento all’Umanitaria, la partecipazione alle biennali monzesi, una cerchia di conoscenze e amicizie che sovente si intersecano. I 28 fogli originali sono stati donati nella primavera del 2012 da Paola Zovetti e Silvia Merlini, eredi dirette di Ugo Zovetti Senior, per il tramite di Alberto Crespi, curatore dell’Archivio Zovetti.