in occasione del giorno del ricordo un reading per riflettere sul dramma delle foibe e dell'esodo degli italiani di istria, fiume e dalmazia
Reading originale appositamente realizzato per noi da Anna Branciforti, “storica” lettrice della maratona di lettura di Feltre, formatrice e lettrice del Centro Internazionale del Libro Parlato, e Fabio Dalla Zuanna, lettore e attore teatrale che si è formato in diverse importanti scuole di recitazione e doppiaggio, sotto la guida di Marta dalla Via, Carla Stella, Roberto Pedicini, Christian Iansante e altri.
Entrambi collaborano da anni con l’Associazione La Chiave di Sophia, per realizzare spettacoli e letture intervallate da approfondimenti filosofici e commenti appassionanti.
Il Reading di Feltre, a cui i lettori hanno voluto dare l’evocativo titolo “Nel gorgo, muti”, ruoterà attorno alla testimonianza di Graziano Udovisi (autore di “Foibe. L’ultimo testimone”) con l’inserimento di testi scelti da libri di altri autori. I brani saranno intervallati da riflessioni storico-filosofiche che aiuteranno a porre attenzione e memoria alle dolorose vicende umane delle terre di Istria, Fiume e Dalmazia dal 43 al dopoguerra.
Legge 92 del 30 marzo 2004
Art. 1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.