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23 febbraio 2023 - ore 18.00 L’uomo selvatico dal romanzo arturiano all’analisi di un archetipo

conversazione con Nicolò costa

[La conferenza inizialmente prevista per giovedì 16 febbraio è stata spostata a giovedì 23.]

L’uomo selvatico è un personaggio del carnevale del Basso agordino, ma la sua figura è tra le più antiche e importanti di tutta l’area alpina, soprattutto bellunese. Qui ha la caratteristica di genius loci, figura benevola, capace di rendersi invisibile e aiutare i pastori. La leggenda vuole che per la malvagità degli uomini non abbia fatto in tempo a svelare tutti i segreti della lavorazione del latte. E’ tradizionalmente vestito di licopodio, pianta chiamata colin, usata per filtrare il latte. Lo troviamo nel Decamerone di Boccaccio in riferimento al carnevale venziano, ed è citato dal poeta Bartolomeo Cavassico nel XVI secolo. La sua figura mitologica e folclorica è molto più complessa e sfaccettata di quanto sembrano svelare le leggende locali recenti. Il ruolo cruciale rivestito da questa figura in uno dei più celebri romanzi arturiani, l’Yvain, poema cavalleresco di Chrétien de Troyes scritto forse negli anni settanta del XII secolo, permette di aprire uno scorcio in prospettiva sulla ricchezza e antichità di questa figura.

Entrata libera fino ad esaurimento posti. 

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