Feltre rende omaggio a Dino Buzzati. Da giovedì 1 dicembre alla Galleria “Rizzarda” in mostra i carteggi del giornalista bellunese relativi all’ultimo decennio.
Dopo aver ospitato nel 2015 la rassegna pittorico-fotografica “Valli mai viste…un’altra Venezia” incentrata sul paesaggio interiore di Dino Buzzati, la Galleria d’arte moderna “Carlo Rizzarda” accoglie nuovamente il poliedrico intellettuale bellunese in occasione del cinquantenario dalla scomparsa. L’evento porta all’attenzione del pubblico una selezione della corrispondenza inviata a Buzzati nell’ultimo decennio della sua vita, ristretta, ma significativa, capace di esemplificare la varietà di contatti intessuti e di ambiti toccati dal cronista del «Corriere della Sera»: dalla letteratura al cinema, dall’arte all’industria, dall’alpinismo alla moda. Emergono personalità di spicco del nostro Paese, storie, situazioni e caratteri diversi evidenziati da quel tratto peculiare e singolarissimo che è la scrittura.
Numerosi sono inoltre i punti di contatto della rassegna con le collezioni museali e i suoi percorsi, rendendo possibili molteplici avvincenti letture. Quello del museo di via Paradiso è infatti un ambiente particolarmente a lui affine in quanto nelle eleganti sale ristrutturate dall’architetto Alberto Alpago-Novello compare uno spaccato della Milano degli anni Venti, la stessa nella quale visse, studiò e mosse i primi passi all’interno del «Corriere della Sera» il giovane Buzzati.
“Corrispondenze”, il titolo – significativo – della mostra curata da Marco Perale, attuale presidente dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati, vuole così rappresentare il duplice significato di «carteggio, scambio di lettere», ma anche di «rapporto reciproco fra elementi diversi».
“All’Associazione Internazionale “Dino Buzzati”, che ha sede proprio nella città di Feltre, va il plauso dell’Amministrazione comunale per il costante lavoro di ricerca, studio e divulgazione portato avanti negli anni da quando venne fondata nel 1988 e che si arricchisce ora di un nuovo tassello”, il commento del sindaco Viviana Fusaro, che aggiunge: “L’iniziativa si inserisce perfettamente nella politica di valorizzazione del patrimonio culturale cittadino, del suo patrimonio museale, ma non solo, in un ottica provinciale e di sistema, imprescindibile per un efficace sviluppo del territorio”.
Sottolinea il curatore della rassegna Marco Perale, in un passaggio dell’introduzione al catalogo dell’esposizione: “Questa mostra feltrina consente ora di offrire un primo saggio della varietà degli interlocutori epistolari di Buzzati, offrendo uno spaccato straordinario della rete di contatti che Buzzati aveva intessuto nel corso della sua vita. C’è tutto (o quasi: anche le assenze possono essere significative)…, quindi queste poche carte rappresentano un piccolo-grande saggio di quali fossero la vastità, la profondità, la varietà degli interessi e dei contatti di Buzzati e che in un’auspicata futura edizione del suo grande epistolario domestico potrebbero aprire squarci di straordinario valore per cogliere le mille sfaccettature della sua personalità creativa”, sottolinea Perale.
Ai cinquanta documenti autografi, manoscritti o dattiloscritti, dell’epistolario a Buzzati, accompagnati dalle immagini fotografiche dei corrispondenti, si aggiungono i ritratti a Buzzati realizzati da Salvatore Fiume, Franco Matticchio e Tullio Pericoli. Vi sono inoltre una trentina di lettere, cartoline e biglietti scritti da Dino Buzzati e da re Leopoldo del Belgio a Gabriele Franceschini messi a disposizione dagli eredi del famoso alpinista feltrino. Un’occasione per ricordarne la figura e il rapporto con la montagna nel centenario dalla nascita.