30/05/2020 - 30/09/2020 Carta, fuoco, macerie.

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Nel dicembre 1508, a Cambrai, l’imperatore Massimiliano I fu uno dei firmatari di una coalizione di cui fecero parte il re di Spagna Ferdinando il Cattolico, il re di Francia Luigi XII e papa Giulio II. Il pretesto dell’accordo fu la preparazione di una crociata contro i Turchi. Lo scopo reale fu la preparazione di un’offensiva contro un nemico comune: Venezia. I domini veneziani furono invasi nel 1509. Ebbe inizio una guerra che, tra alti
e bassi, durò fino al 1517. Il 14 maggio 1509, alla battaglia di Agnadello, sull’Adda, l’esercito veneziano venne sbaragliato e messo in fuga.
Gli eserciti della Lega di Cambrai dilagarono in Terraferma, senza ostacoli. Venezia era a un passo dal tracollo. All’inizio di questa guerra europea, il 1° luglio 1509, entrò a Feltre alla testa delle sue truppe l’imperatore Massimiliano I. Non gli servì combattere. Alcuni patrizi di spirito filo-asburgico avevano predisposto ogni cosa.
Poche settimane e un contingente veneziano rioccupò la città massacrando il presidio imperiale.
Il 3 agosto 1509 la rappresaglia: varcate le mura, le truppe imperiali saccheggiarono case e palazzi.
Duecento cittadini secondo alcune fonti, quattrocento secondo altre furono passati a fil di spada. Non passò nemmeno un anno.
Il 3 luglio 1510 le truppe imperiali entrarono nuovamente in Feltre, dopo che l’avevano perduta a vantaggio dei veneziani.
Durante l’occupazione il fuoco si propagò in tutta la città. Feltre venne
ridotta a un cumulo di rovine e di ceneri.
Pochissimi gli edifici sopravvissuti alle fiamme, la città un deserto disabitato.

Dalle ceneri della città nasce dunque l’idea della mostra documentaria Carta, fuoco, macerie. Un viaggio tra i documenti che la città produsse nel
decennio immediatamente successivo al grande incendio. In otto sezioni capiremo come la comunità locale tentò di fronteggiare la lunga serie di problematiche politiche, sociali, fiscali ed urbanistiche scaturite nel tentativo di ricostruire una “città combusta”.

📌Orari Museo Civico: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 (dal martedì alla domenica e festivi). Aperto anche il 1 giugno.

👉MODALITA’ DI ACCESSO: In ottemperanza alle norme su contenimento del virus, sarà consentita la presenza contemporanea di non più di 20 persone (massimo 2 o 3 per sala, a seconda delle dimensioni delle stesse).
I visitatori dovranno presentarsi all’ingresso muniti di mascherina e troveranno poi dei percorsi “guidati” per evitare contatti o assembramenti.

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