giovedì 27 giugno ore 19.00 “CARLO RIZZARDA. Poeta del ferro”

copertina catalogo

presentazione del catalogo dei ferri battuti di carlo rizzarda

Per la prima volta in un voume sono state raccolte le schede di tutti i ferri battuti dell’artista presenti nella Galleria d’arte moderna Carlo Rizzarda

Invito tagliatoCarlo Rizzarda
Raffinato fabbro ornatista, Carlo Rizzarda nacque a Feltre nel 1883 e nel 1904 si trasferì a Milano, dove, dopo aver lavorato nell’officina di Alessandro Mazzucotelli, si affermò tra i più rinomati artisti del ferro battuto del tempo. Le sue opere, caratterizzate da un elegante equilibrio compositivo e da un’inarrivabile maestria esecutiva, furono presentate nelle principali rassegne d’arte decorativa del periodo suscitando il plauso di critici quali Ugo Ojetti, Raffaele Calzini, Mario Tinti, Piero Torriano.
Tra i suoi committenti si annoverano aristocratici, esponenti dell’imprenditoria lombarda e veneta e collezionisti come Angelo Rizzoli, Davide Campari, Angelo Motta, Ernesto Moizzi, Mino Brughera, Ernesto Redaelli, Magno Magni, Giuseppe Verzocchi, Giuseppe Gatti Casazza e Spartaco Zugni-Tauro-De Mezzan.
Nella sua carriera artistica, conclusasi con la prematura scomparsa nel 1931, Rizzarda realizzò un’enorme mole di manufatti, non solo in Italia, ma anche all’estero. Con grande lungimiranza, grazie a un legato testamentario, fondò nella città natale un museo del ferro battuto dove sono tuttora esposti i modelli delle sue creazioni e la sua collezione d’arte.
Il volume, oltre a una serie di saggi che delineano da diverse angolazioni la sfaccettata personalità dell’artista e il suo ambiente, presenta per la prima volta le schede di tutti gli oggetti fabbrili del museo feltrino e ripercorre la parabola artistica ed esistenziale di colui che, con i sinuosi virtuosismi dei suoi lavori, costruì un linguaggio di bellezza meritando l’epiteto di «poeta del ferro» assegnatogli da Gino Rocca

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