27 e 28 giugno 2023 IL TEATRO VIAGGIANTE – GOLDONI 400

Goldoni

rassegna itinerante dedicata a goldoni

L’estate feltrina si arrichisce di due appuntamenti dedicati al grande Carlo Goldoni, il commediografo veneziano che proprio a Feltre scoprì la passione per il teatro realizzando due delle sue prime opere.

Progetto speciale per i 400 anni dall’apertura del Teatro Goldoni di Venezia, realizzato in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale.

Buffoni all'inferno - Pra' del Moro martedì 27 giugno 2023 ore 21.15

con Matteo Cremon, Michele Mori, Stefano Rota

soggetto originale e regia Marco Zoppello
scenografia Matteo Pozzobon e Roberto Maria Macchi
maschere e carabattole Stefano Perocco e Tullia Dalle Carbonare
costumi Lauretta Salvagnin
disegno luci Matteo Pozzobon
musiche originali Ilaria Fantin
assistente alla regia Alvise Romanzini
produzione Stivalaccio Teatro
si ringraziano il Teatro Busnelli di Dueville e l’Accademia Olimpica di Vicenza


Profondità delle lande desolate dell’inferno. Un tranquillo ed eterno giorno
di torture strazianti. D’un tratto si leva un latrare sguaiato, sono i diavoli di
malebranche che corrono da una parte all’altra alla ricerca del loro Re: il terribile
Satana. Sulle rive dello Stige sono giunte millemila anime, così, d’un tratto, portate
all’altro mondo da una fulminante peste bubbonica, vaiolica, assassina e vigliacca.
L’Ade è di colpo intasato e Minosse, impietoso giudice delle anime, è costretto a
fare i salti immortali per esaminare le colpe di tutti. Le operazionivanno a rilento,
gli spiriti protestano, insorgono, volano insulti e qualche brutta bestemmia.
Belzebù, con profonda saggezza, offre uno sconto di pena alle anime di tre buffoni,
Zuan Polo, Domenico Tagliacalze e Pietro Gonnella per tornare a fare ciò che in vita
gli riusciva meglio: intrattenere. Lo spettacolo ripesca dall’antica arte del buffone,
l’intrattenitore per antonomasia, il più devoto cultore dello sghignazzo.
Da che mondo è mondo i Comici sono spaventati quanto attratti dall’Inferno. Non
c’è niente da fare, l’Averno è la destinazione finale per chi è pronto a tutto per
strappare una risata. L’inferno e tutti i suoi sulfurei carcerieri sono alla base dalla
tradizione popolare e dei racconti dei cantastorie. Esso racchiude al suo interno
l’alto e il basso, il tragico e il grottesco. Abbiamo provato ad indagare, tra il tardo
medioevo e il rinascimento, qualche esempio di racconti infernali, libelli basso
corporei dal sentore mefitico. I fablieux francesi ne sono ricolmi, uno su tutti “il
peto del villano”. Racconto faceto su un povero spirito demoniaco vittima dei
miasmi di un contadino malsano. Sempre a proposito di morte la tradizione orale
del nostro paese racconta di alcuni momenti carnevaleschi dove si usava recitare il
paradossale testamento del porco e, perché no, di numerosi altri animali da cortile,
ascoltati in pubblica piazza prima di diventare portata principale del martedì
grasso. Ma di storie, novelle, cantari e stornelli ce ne sono e ce ne sarebbero molti.
A narrare questi episodi sono tre attori o meglio buffoni, comici, reietti, gente
disposta a tutto per portare il riso. Lo faranno servendosi dell’arte buffonesca,
quella maestria quattrocentesca che partorì poi la grande tradizione dei
comici dell’Arte. Strambe figure, novelline, travestimenti grotteschi, cantari
bislacchi, maschere demoniache e improvvisazioni oscene saranno alla base de
“Buffoni all’Inferno”, un decamerone buffo e tragico.

carlo, goldoni & giorgio - Pra' del Moro mercoledì 28 giugno 2023 ore 21:15

di Carlo D’Alpaos, Giorgio Pustetto e Cristina Pustetto


Scenografia e Regia Luci Paolo Lunetta
Costumi Nicolao Atelier
Regia D’Alpaos-Pustetto
Produzione La Banda degli Onesti

Una grande Festa in onore del grande commediografo veneziano, cui il Teatro della sua città è stato intitolato nel 1784. In realtà è una festa problematica, perché il Maestro atteso non arriva e così Carlo & Giorgio, nei panni di due servitori, cercando di tenere a freno richieste e malumori degli invitati affollati nell’adiacente salone, ne mettono in scena il racconto. Alla festa infatti sono invitati tutti i più celebri personaggi delle commedie di Goldoni e in un succedersi di rapidissimi cambi di costume Carlo & Giorgio mimano l’ingresso ora di Arlecchino, ora di Pantalone, schermagliano come la servetta Colombina indispettita dalla presenza dell’anziano Sior Todaro e si incrociano nell’asciutta conversazione dei Rusteghi. Ma al grande evento, mascherati da personaggi delle Commedie goldoniane, si sono infiltrati anche dei veneziani d’oggi: sono i personaggi più noti di Carlo & Giorgio, che, trasformati dal costume, diventano nuove maschere di una commedia moderna.

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